Le nostre comunità

La Cooperativa Sociale Escargo gestisce strutture e servizi residenziali e non per minori nella provincia di Taranto, nello specifico: 
  1. Comunità Educativa per minori ai sensi del Regolamento Regionale n. 4 del 18  gennaio 2007 e s.m.i. art. 48. Dal 01.02.2011 a tutt’oggi.
  2. Comunità per gestanti e madri con figli a carico ai sensi del Regolamento Regionale n. 4 del 18  gennai o 2007 e s.m.i. art. 73. Dal 01.12 2011.   a  31.07.2013
  3. Servizio sezione Primavera presso scuola statale Marconi – Palagianello – anno scolastico 2012/2013.
   

Comunità educative

Le nostre comunità educative ospitano minori dai 3 ai 22 anni; hanno caratteristiche funzionali ed organizzative orientate al modello relazionale familiare, a carattere professionale.
Le comunità assicurano accoglienza e cura dei minori, costante azione educativa, assistenza e tutela, gestione della quotidianità ed organizzazione della vita alla stregua di quanto avviene nel normale clima familiare, coinvolgimento dei minori in tutte le attività di espletamento della vita quotidiana come momento a forte valenza educativa, stesura di progetti educativi individualizzati, gestione delle emergenze, socializzazione e animazione.
La nostra Comunità deve:
  • assicurare il mantenimento, l'educazione, l'istruzione di ogni minore affidato, tenendo conto delle indicazioni della famiglia, del servizio sociale, delle prescrizioni eventualmente stabilite dall'autorità affidante;
  • agevolare i rapporti fra gli ospiti e la famiglia di origine onde favorirne il reinserimento;
  • predisporre, dopo un congruo periodo di osservazione del caso, un progetto educativo personalizzato in accordo con la famiglia, i servizi sociali e gli educatori, tenendo conto delle indicazioni del provvedimento di affidamento;
  • tenere la cartella personale psico-sociale e sanitaria di ogni ospite, assicurandone il costante aggiornamento a cura degli operatori della struttura;
  • tenere il registro giornaliero delle presenze degli ospiti;
  • curare gli adempimenti previsti dalla vigente normativa in ordine ai rapporti con l'autorità giudiziaria minorile;
  • coinvolgere, pur nella diversità dei ruoli, tutto il personale in servizio nel programma educativo e nella gestione delle attività.














 

Progetti in cantiere

  

C. T. R. M.

Il Centro Residenziale Terapeutico per Minori è una struttura che accoglie minori con disturbi psicopatologici, ritardo mentale o gravi patologie della comunicazione, relazione e socializzazione che necessitano sia di interventi intensivi, complessi e coordinati che di ospitalità a ciclo continuo o per brevi periodi.

Il CRTM utilizza la residenzialità temporanea a breve-medio termine a fini educativo-terapeutico-riabilitativi, in situazioni nelle quali si rilevi la necessità di una temporanea discontinuità del rapporto con il contesto di vita.
I CRTM rappresentano parte integrante dei servizi di NPIA, con i quali lavorano in stretto raccordo.


La funzione del CRTM è quella di rappresentare un “luogo di riferimento” in termini affettivi e relazionali, in cui il minore possa sperimentare più adeguate modalità di interazione con i pari e con le figure adulte, al fine di raggiungere un equilibrio emotivo-relazionale che faciliti il re-inserimento nell’ambiente sociale di provenienza, obiettivo finale ma primario del progetto terapeutico.
Infatti la residenzialità è, per definizione, limitata nel tempo ed orientata al proprio superamento.


DESTINATARI: Soggetti di età compresa tra 10 e 18 anni (con suddivisione per fasce d’età: 10-13 e 14-18 anni) e per tipologia di disturbo. In casi particolari è possibile l’inserimento di bambini di età inferiore a 10 anni o la prosecuzione del progetto oltre i 18 e fino a massimo 21 anni (è da riferirsi solo agli inserimenti avviati prima della maggiore età ed è regolata dalle norme vigenti relative al prosieguo amministrativo).


I CRTM sono deputati all’accoglienza di soggetti affetti dai seguenti disturbi neuropsichiatrici, in situazioni particolari:
- Gravi disturbi della comunicazione/relazione (disturbi pervasivi dello sviluppo);
- Disturbi della condotta;- Schizofrenia ad esordio precoce;- Gravi disturbi dell’umore;- Disturbi della condotta alimentare;- Disturbi di personalità;- Ritardo mentale;

Progetto Educativo Attuato

Il nostro lavoro vuole contribuire ad aiutare la persona a percepire un futuro migliore, in cui l’individuo può ritrovare un proprio naturale equilibrio e raggiungere una maggiore indipendenza e integrazione.

Il nostro scopo è quello di aiutare la persona a trovare in se stessa le risorse per affrontare le situazioni difficili in maniera più integrata, vincere ogni disagio, ogni difficoltà, agire con maggiore abilità organizzativa, indipendenza e responsabilità. Assumiamo come principio non quello di controllare la vita degli altri, bensì di modificare il concetto che la persona ha di sé, di liberarla dagli errori fino a spingerla alla ricerca del proprio equilibrio e della propria armonia e permetterle di diventare indipendente.

Il nostro lavoro pedagogico clinico, all’interno dei servizi Educativi che gestiamo, si rivolge ai bambini e adolescenti, ma anche alle loro famiglie, con particolare attenzione verso coloro che, a causa di difficoltà fisiche, psichiche, sensoriali, di disagio sociale, hanno necessità di risposte idonee per una reale integrazione sociale.

Per aiutare significativamente il minore diamo significato alle reazioni della sua personalità, a quel quadro estremamente complesso di influenze, di forze, di tendenze, di spinte cui quotidianamente questi è sottoposto e su di esse lavora per giungere al superamento o alla correzione degli stati di difficoltà o di disagio, dando vita a forme di sollecitazioni creative, infinitamente varie. Il nostro compito, attraverso il lavoro del pedagogista clinico, può essere assolto solo se alla persona viene assicurata la possibilità di sviluppare, di affinare, di rappresentare tutte le proprie abilità e le capacità potenziali.

La nostra mission è concepire l’educazione come favorente la crescita di ogni persona e garantirle l’integrazione in questa società complessa. L’educazione deve rendere l’uomo abile nel governare i propri sentimenti, dare seguito ai propri propositi, utilizzare la propria volontà fino a volere davvero, e passare così, liberamente e facilmente, all’azione.

Ci proponiamo di mantenere vive nell’individuo, a cominciare dalla minore età, la facoltà di ricezione di sensazioni e la capacità di diffondere piacere, di stimolare immagini, idee e ragionamenti, che possono permettergli di contemplare il mondo che lo circonda e di realizzare l”age quod agis”, ovvero quel prestare attenzione a ciò che sta facendo per conseguire il dominio sui pensieri , rischiarire l’intelligenza, irrobustire la volontà, mantenersi padrone di se stesso e superare tutto ciò che lo infastidisce o lo pregiudica.


L’atelier pedagogico clinico

E’ lo spazio pedagogico riservato ai minori ospiti della Comunità Educativa dove il pedagogista clinico incontra gli ospiti della struttura ed eventualmente le loro famiglie per costruire un dialogo educativo capace di ricreare, laddove necessario, quella serenità e quell’equilibrio fondamentale per ogni processo di crescita individuale, familiare e sociale ed utilizza, dopo la fase anamnestica, una vasta gamma di tecniche e metodologia di aiuto alla persona.

Il pedagogista clinico in sinergia con l’intera equipe per raggiungere gli obiettivi educativi, unisce dunque a un insieme di orientamenti e indicazione di ordine generale, una formazione ricca di attività da utilizzare in-contesto, di metodi e tecniche appropriate, studiate e verificate tenendo conto della contestualizzazione degli interventi e dell’interrelazione delle variabili.